I viaggi aerei, soprattutto per lunghe tratte, possono aumentare il rischio di tromboembolismo venoso. Il rischio di trombosi venosa profonda, correlato soprattutto alla immobilità prolungata degli arti inferiori, è comunque di entità limitata. Tuttavia, la paura per il tromboembolismo venoso in occasione di viaggi aerei può portare a pratiche improprie, quali l’autosomministrazione inappropriata di farmaci anticoagulanti o antiaggreganti. Viene peraltro dimenticato come semplici e corretti comportamenti, quali la regolare mobilizzazione ed un’adeguata idratazione, possano ridurre il rischio di tromboembolismo venoso e permettere di viaggiare in sicurezza.

Vi invitiamo a conoscere meglio la “trombosi del viaggiatore” per non averne paura e prevenirla con alcune semplici precauzioni.

Scopri cos’è e come prevenirla

Gruppo Coagulazione & Trombosi,
Medicina Generale B,
Dipartimento di Medicina, Università di Verona,
AOUI Verona

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